L’olio extravergine di oliva, il miele, i mirtilli, i frutti rossi, il riso nero, i grani antichi, la curcuma, sono tutti alimenti definiti nutraceutici, ossia che apportano effetti benefici alla salute, ma cosa hanno in comune tra loro?
Sono tutti alimenti ricchi di polifenoli, una classe di circa 5000 composti naturali contenuti in una grande varietà di alimenti vegetali, dove in alcuni sono responsabili del colore, blu, viola, rosso dei frutti e ma non solo. I polifenoli, che si dividono in fenoli, flavonoidi e tannini, nelle piante, vengono prodotti per attivazione di un metabolismo secondario, in risposta ai parassiti o patogeni vegetali, e rappresentano una sorta di antibiotico naturale.
Questo è il motivo per cui molti studi hanno dimostrato che gli alimenti biologici, che sono coltivati senza l’utilizzo di pesticidi di sintesi, ne producono di più come difesa e il prodotto finale giunge a noi naturalmente più ricco.
Perché i polifenoli sono importanti per la salute?
Sebbene siano noti come anti-ossidanti, in realtà, sono potenti anti-infiammatori e anti tumorali, e sono in grado di agire direttamente sul DNA, la molecola da cui dipende la nostra salute e le cui alterazioni sono associate a molteplici malattie. L’integrità del DNA è importante per prevenire i tumori e patologie neurodegenerative, come il Parkinson e l’Alzheimer: molte sostanze tossiche disperse nell’ambiente sono in grado di danneggiarlo, mentre i polifenoli del miele ad esempio sono in grado di stimolare la riparazione del DNA anche quando i pesticidi ne alterano la funzionalità, e inducono un danno.
L’idrossitirosolo dell’olio extravergine d’oliva, è un potente anti-infiammatorio utile ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, prevenire la neuro-degenerazione e l’azione anti-infiammatoria è legata all’inibizione di acido arachidonico.
Atri importanti polifenoli oltre all’idrossitirosolo, sono l’oleuropeina, il cui potere antiinfiammatorio sempre dell’olio di oliva, la quercitina delle cipolle, del the e miele, l’acido clorogenico, l’apigenina, e la cumarina presenti miele, l’epicatechina gallato nel the verde e nel cacao.
Tra i frutti, i mirtilli sono quelli più ricchi quantitativamente di polifenoli, ma anche le mele ne sono ricche, con la particolarità che queste sostanze si concentrano soprattutto nella buccia. Tuttavia poiché le mele sono tra gli alimenti più trattati in agricoltura, per poterne trarre beneficio dal consumo, si consiglia di sceglierle biologiche e consumarle intere.
Anche riguardo ai grani, è stato studiato che le varietà antiche (Verna, Saragolla, Senatore Cappelli, Frassineto, Gentilrosso) sono più ricche di polifenoli, e il consumo di pasta e pane prodotte con queste varietà riduce i livelli di colesterolo nel sangue e previene le malattie cardiovascolari quando sostituite al grano moderno “Creso”, che è quello più maggiormente utilizzato nell’industria alimentare per paste e pane.
Un’ultima curisosità: oltre alla curcuma, tutte le spezie della cucina mediterranea, rosmarino, menta basilico, maggiorana sono ricchissime di polifenoli, e aggiungerle al piatto non ne aumenta solo il gusto ma anche il potere nutraceutico, a patto che siano aggiunte senza cuocerle.