Le lectine sono proteine presenti in natura e si trovano nella maggior parte delle piante, dove svolgono il ruolo di difesa da eventuali parassiti. I legumi crudi (fagioli, lenticchie, piselli, soia, arachidi) e i cereali integrali, come il grano, contengono le più alte quantità di lectine.
Studi su animali e cellule hanno scoperto che le lectine attive possono interferire con l’assorbimento di minerali, in particolare calcio, ferro, fosforo e zinco. I legumi e i cereali contengono spesso questi minerali, quindi la presenza simultanea di lectine può impedire l’assorbimento e l’uso di questi minerali nel corpo. Le lectine possono anche legarsi alle cellule che rivestono il tratto digestivo. Ciò può interrompere la scomposizione e l’assorbimento dei nutrienti e influire sulla crescita e sull’azione della flora intestinale. Poiché le proteine della lectina si legano alle cellule per lunghi periodi di tempo, possono potenzialmente causare una risposta autoimmune e teoricamente hanno un ruolo in condizioni infiammatorie come l’artrite reumatoide e il diabete di tipo 1.
Recentemente, molta preoccupazione riguardo alle lectine viene dal fatto che sono state indicate come una delle principali cause di obesità, infiammazione cronica e malattie autoimmuni.
Ma è davvero cosi pericoloso mangiare lectine? Il problema con le lectine in realtà si verifica quando le ingeriamo da alimenti crudi che le contengono, è in questo caso che possono causare effetti collaterali negativi. È noto infatti che persone che mangiano anche piccole quantità di fagioli crudi, a causa della presenza di fitoemagglutinina, un tipo di lectina che può far aggregare i globuli rossi, possono manifestare sintomi come vomito, disturbi di stomaco e diarrea, o avere effetti collaterali più lievi, come gonfiore e gas. Tuttavia diversi studi recenti indicano che le lectine in basse concentrazioni, possono avere molti effetti benefici tra cui agire come antiossidanti, proteggendo le cellule dai danni causati dai radicali liberi e prevenire bruschi aumenti di zucchero nel sangue e alti livelli di insulina, rallentando l’assorbimento dei carboidrati.
Inoltre, molti studi epidemiologici associano il consumo di alimenti contenenti lectina come legumi, cereali integrali e noci a minore incidenza di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e tumori, in quanto questi alimenti sono ricche fonti di vitamine del gruppo B, proteine, fibre e minerali e grassi sani. Pertanto, i benefici per la salute derivanti dal consumo di questi alimenti superano di gran lunga il potenziale danno delle lectine che può essere facilmente ridotto con la cottura e con l’ammollo. Per preparare legumi in modo salutare è bene lasciarli immersi per diverse ore (24), in questo modo le lectine vengono rilasciate in acqua perché idrosolubili, e utilizzare metodi di cottura come la bollitura o stufatura che disabilitano l’azione tossica delle poche lectine rimaste.
I fagioli in barattolo sono cotti e confezionati e pertanto sicuri.